Micro living: massima vivibilità nel minimo spazio

Micro living: massima vivibilità nel minimo spazio

Monolocali, bilocali, in altre parole “micro case”. La tendenza moderna a trascorrere molte ore fuori casa e la riduzione degli spazi abitativi negli immobili di nuova costruzione, soprattutto nelle grandi città e nelle località turistiche, ha portato alla diffusione di un nuovo concetto dell’abitare: spazi sempre più “ottimizzati” che si traducono nella pratica moderna del “micro living”. 
Quando la casa ha una dimensione inferiore ai 50 mq sfruttare al meglio ogni centimetro è fondamentale per non sacrificare le proprie abitudini, quindi l’arredamento va studiato nei minimi dettagli, le pareti diventano mobili e scegliere colori chiari o posizionare specchi serve a dare un senso di maggiore luce e profondità. 

Cos’è in sostanza il micro living?

Il micro living è una nuova tendenza nella progettazione che arriva dagli Stati Uniti e punta a sfruttare in maniera ottimale gli ambienti molto piccoli con accorgimenti nell’arredamento e nella gestione degli spazi a partire dalla zona living, il nostro soggiorno. Questo nuovo paradigma di interior design e arredamento coniuga praticità, versatilità e buon gusto.
Il concetto applicato è quello della “massima resa nel minimo spazio”, motivo per cui si utilizzano accorgimenti furbi per sfruttare ogni angolo come, per esempio, mensole e scaffalature, divani a letto o letti pieghevoli a scomparsa, scale che nascondono ripostigli, pareti-guardaroba, specchi che ingrandiscono gli ambienti, elettrodomestici a incasso, bagni minimal e altro ancora. 

Mobili trasformabili e altri escamotage

In questo contesto hanno fatto la loro comparsa i cosiddetti “mobili multifunzionali trasformabili”, come l’armadio che nasconde il letto o la credenza-libreria-portaTV. 
Anche per l’angolo cottura si prospettano tante e fantasiose soluzioni di micro living.  Se la cucina è integrata con il soggiorno, in modalità open space, per sfruttare meglio lo spazio si possono adottare alcuni accorgimenti “strategici”, come:
-    sfruttare l’altezza con elettrodomestici a incasso
-    sfruttare lo spazio sotto il lavello con idonee soluzioni “salvaspazio”
-    il tavolo diviene la divisoria tra la zona giorno e la cucina; se lo scegliete ripiegabile avrete sempre il giusto spazio e la possibilità di ospitare più commensali al bisogno
-    mensole e scaffalature per sfruttare le pareti
-    una porta a scomparsa per nascondere l’angolo cottura o anche la zona notte.

Massima vivibilità nel minore spazio

Con il micro living cambia il concetto dell’abitare: la casa fatta di stanze si trasforma in uno spazio di vita costituito da aree funzionali, con pareti mobili, a scomparsa, che ridisegnano gli ambienti durante la giornata in base alle necessità di chi vi abita, con arredi che si trasformano per ingrandire, sfruttare al meglio o nascondere spazi, con il fine ultimo della massima vivibilità nel minore spazio e di un design curato, che esprima un certo stile.

Avete anche voi degli accorgimenti di “micro living” in casa vostra, per sfruttare al meglio lo spazio in alcune stanze o per nascondere degli angoli segreti? 

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